Durud bar azadi/ zendebab Israel (in farsi: viva la libertà/ viva Israele), con questo slogan Giuliano Ferrara ha chiuso gli interventi dal palco di Santa Costanza. Ero andato alla manifestazione per portare la solidarietà ad una nazione aggredita da un'altra. Non mi ero fermato a riflettere cosa è Israele e cosa significa lo stato di Israele. Ero andato alla manifestazione per solidarizzare con una nazione. Ma arrivato lì mi sono trovato in mezzo tra migliaia di bandiere e bandierine con la stella di Davide, tra centinaia di uomini con in testa la kippah. Le frasi pronunciate da Mahmoud Ahmadinejad non colpivano solamente una nazione ( in cui vivono tra l'altro anche cristiani e musulmani) ma colpivano un intero popolo. Israele rappresenta per gli ebrei la terra promessa e contemporaneamente la memoria e la speranza di un popolo. Ma Israele è memoria anche per noi cristiani e per i musulmani: colpire Israele è colpire anche le radici del Cristianesimo e dell'Islam, cioè attentare alla radici delle religioni di più di 2 miliardi di persone.
Questa è la descrizione lunga del blog chiamato 'Blog A'.
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